venerdì 31 gennaio 2014

L'idea di te



Forse non sei tu a mancarmi
ma l’idea di te
che il sacco appesantisce
delle idee fallite
dimora dei concetti
che rimangono deserti
senza vento e acqua

Veli che il desiderio
dalla realtà allontanano
sorrisi come boccioli
appassiti senza aver conosciuto
il tepore che li avrebbe resi fiori

Percorsi
senza traguardi
che nel buio dell’incontro si ritrovano
diversi nella forma
eppure così affini
in quello che diventano
dopo aver scelto di slegare la magia
che la terra al cielo allaccia

Giardini
che a volte anche il paradiso indicavano
sopra rosee targhe ai bordi delle vie
e invece tra le lande
l’odore intenso di glicine e d’estate
hanno smarrito

E il gioco
la sua triste scena replica
dolce beatitudine
che sulla pesantezza annaspa
e mentre l’incertezza
tua
nella bramosia d’afferrare
il canto stridulo intona
mi smarrisco

Ai miei occhi
pane e pietre
e tutto ciò che trovi
per te va anche bene

E mi rivedo ancora
graffio e vuoto
mentre piaceri appena intuiti
perdono luce e anche sostanza
e anche se vorrei solamente rimanere
nell’assenza che ti butto addosso
mi dissolvo



tiziana mignosa   marzo duemilatredici

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