Il bacio di Marzo,
Vanessa Falconi, Rupe Mutevole edizioni, maggio 2013
Per capire chi è Vanessa Falconi non occorre leggere la sua
biografia, basta guardarla, basta ascoltare le sue parole o semplicemente
starle accanto per percepirne il temperamento vulcanico e pieno di voglia di
fare e dare. Solare e spumeggiante ha catturato immediatamente la mia
attenzione spingendomi, come vento impetuoso e intrigante, a leggere la sua
poetica con naturale curiosità. La cosa che a prima vista mi ha colpito, e
quindi ancor prima di addentrarmi nel suo mondo pulsante di emozioni, è stata
la formula, da lei scelta, di mettere i titoli a fine e non a inizio poesia,
come solitamente, per una questione di praticità, scegliamo tutti. Chi fa
poesia sa bene che di solito, tranne rare eccezioni, il titolo viene formulato alla
fine di un componimento poetico, e cioè quando le emozioni provate hanno preso
una loro forma ben definita, quindi, anche se poco funzionale, sarebbe logico
fare come fa la nostra autrice. Penso che sia una cosa talmente naturale e ovvia che io stessa molte volte ho pensato di
farlo.
Ma adesso parliamo un po’ di lei: chi è Vanessa Falconi? Vanessa viene dal cuore dell’Italia, Roma,
dove vive insieme ai due suoi figli. Dimostra sin dalla tenera età un’attitudine
per le humanae littarae: conclusi gli
studi liceali, si laurea in Lettere, a 24 anni appena compiuti, con una tesi su
Alberto Moravia. Innamorata dello studio, prosegue ancora iscrivendosi alla
facoltà di Scienze Politiche dove, però, non terminerà il corso di laurea.
Doppiatrice di spot televisivi,
inizierà una percorso come giornalista nel ramo medico, interessandosi per lo
più di dermatologia e, in questo campo, contribuirà attivamente alla stesura di
una rivista medica, sia come correttore di bozze, curando l’editing e anche
pubblicando articoli.
Inizia un’intensa collaborazione
alla radio, scrivendo una rubrica da lei condotta sulla storia e l’evoluzione
del Calcio; negli stessi anni, collaborerà anche con due giornalisti della tv.
Pubblica in diverse collane
poetiche alcune delle sue poesie, fino ad arrivare a “Il bacio di marzo”, suo primo libro, pubblicato per conto di Rupe Mutevole Edizioni.
Scrive per un blog di
letteratura, nel quale pubblica interviste ad autori.
Vanessa è anche amante della
pittura, soprattutto di quella ad olio, ama la musica, la natura e adora
viaggiare. Attualmente lavora nel settore del Turismo della Provincia di Roma.
Un titolo intrigante, Il bacio di marzo, una scelta che
rispecchia perfettamente l’eleganza languida delle liriche che contiene. A
volte pennellate di suadente malinconia investono il lettore che si trova come
“ubriacato” prima dalle tinte accecanti e intense dell’ indiscussa passionalità
che questa giovane autrice ci regala attraverso i suoi versi e che poi si
sciolgono nei nostalgici mari della sua interiorità ferita. La passionalità,
infatti, sgorga impetuosa e contrasta, nella tinta ma non nell’intensità,
quando le parole, da calde come il sole d’agosto, sbiadiscono nella nostalgia;
allora il fulgore si fa attesa, rimpianto, dolce malinconia di un vissuto
splendido e smarrito per strada o, forse, ancora e troppo lungamente atteso.
Tiziana Mignosa
Biblioteca comunale Antoniana, Ischia,
23 agosto 2013