Sfuma sul graffio inatteso
il sogno intuito
i colori raccolti e dopo dispersi
m’accecano gli occhi
e al nulla consegnano
l’ Amato tocco
Impensabile si replica il disco
su un altro paese
che dea aggiunge
una tra tante
ma fuori posto
e intanto echeggi afferro
calde risate
che irrigano altri campi
e nasce altro grano
Bottino rubato
che le mani mie sfregia
e mi conduce all’intono del mantra
che risulta però scarno di impeto
e vecchi proseliti
Fotocopie stonate
come unghie che graffiano il vetro
la purezza del sole che nasce
riproducono senza creanza
allertandomi che per alcuni
ogni cosa è la stessa
Di fatto
è anche saggia lezione
che però mi trova guardinga
e i miei passi
conduce altrove
tiziana mignosa marzo
duemilatredici
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