Quando le labbra screpola
l’inverno si abbraccia spesso col
piacere
e la lingua non resiste a carezzare
colli scorticati in cerca d’umido
tepore
Brama di baci attesi
come la fame che conosce i giorni vuole
il pane
scarlatto desiderio abile a infiammare
pensieri che non si scollano dal languore
dell’attesa
Contrasto dolceamato
tra il freddo che di grigio veste
il mondo
e l’intimo calore
che di vermiglio m’esplode tutt’ intorno
Desiderio capace d’afferrare
l’attimo
che con il battito della medesima
carenza si miscela
mentre nel centellinare il dolce canto
nell’indugio il fremito raddoppia
Ad occhi chiusi il sogno si fa
presto vita
pressione che sulla tenerezza
svetta
mentre assapora caldi
umidi sapori
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