Come il segnale di corno che in cielo sale
e poi si perde lungo il vento
cosi l’impetuoso scorrere dell’acqua
dietro la tenda della quiete
nel pieno s’assopisce e attende
E i rumori tacciono
al silenzio
mentre si apre in quel respiro
il varco che al diletto
gentile m’accompagna
Acqua nell’acqua
e desiderio sciolto
nel desiderio
E specchi
baciati da vapori aulenti
a me stessa mi nascondono
mentre con le dita
arabeschi a fantasie disegno
e nuda indugio
prima di farmi acqua
dentro l’acqua
Sui marmorei lembi
tremolanti fiamme
suadenti canti
alle pareti soffiano
mentre il tempo
scandisce un intervallo
gocciolante di piacere
Tiziana Mignosa marzo duemilatredici
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