Se io potessi
in questa notte
di silenzi e desideri
abbatterei quella stupida barriera
fatta di chilometri e di percorsi differenti
e dal calice della seduzione
mi ubriacherei
della tua essenza
quella che dimentichi di mostrare
mentre interpreti la commedia della vita
In questa notte
dove l’esistenza ha messo a fuoco
ciò che forse sarebbe stato meglio non sapere
ti carezzo a sfioro
ma solo con la mente
Se io potessi
con l’intensità dei colori sgargianti del piacere
distruggerei quell’inutile congegno
che plausi dispensa
mentre la ragione la croce segna al desiderio
e in quel letto
di note e poesia
stracolmo
accenderei le fantasie non confessate
solo assecondando la voglia
di essere semplicemente il tuo magnifico specchio.
Se solo riuscissi a esaudire
quella parte di me che grida ciò che vuole
tu
pur rimanendo solo
stanotte non riusciresti più a dormire
tiziana mignosa
aprile duemilaundici
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Vibrazioni di corde tese da una passione sensuale e romantica, languidamente triste. M'è piaciuta tantissimo.
RispondiEliminai poeti hanno l'abitudine di scrivere di più quando sono tristi....
RispondiEliminaGrazie Bruno :)