giovedì 1 maggio 2014

Quella sera


C’era profumo di bacio
nell’aria quella sera
salsedine e desiderio
m’ invadevano
abitando sentieri dimentichi
non battuti da tempo

La luna era nuova
e timida replicava
i nostri sorrisi imbarazzati
che mi inducevano a non badare
all’arrivo dell’inverno
che la sua noia in me
non sbadigliava

E c’era il vento
che con le sue mani fredde
ci arruffava i capelli
e come fossi diva
la mia gonna
al ballo della leggerezza
conduceva

E censurava i flussi
di caldi desideri
che esplodevano
per poi andarsi a nascondere
dietro il fragore vigoroso delle onde
che intorno ci contava i fremiti

Non era freddo
quello che sentivo
eppure tremavo
sotto le sue mani
che afferrato il guizzo del coraggio
ne facevano dolce preludio
mentre sulla schiena
di delizia
le stelle disegnavano la pelle

tiziana mignosa cinque ottobre duemilatredici

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