Quando la salsedine si
fa fiato
-e non più solo
pensiero-
un bel giorno gli occhi
apro
e non trovo più la zattera
e nemmeno l’isola
che ho lasciato
Nella vita arriva tutto
compreso il giorno che
la svolta cela
Ma come il viandante
che per indossare
dell’alchimista i fatti
le scarpe impolverate posa
così dal buio e freddo
piombo
di sorriso l’oro ho
tratto
Immenso
è diventato troppo
presto
il mare buio e aperto
-sono sola-
e quasi mi stupisco
di riuscire anche a nuotare
Bella come terra verde
e profumata
dopo aver concluso la
missione
nel buio della notte
-e senza neanche una
parola-
l’isola s’è dissolta
D’acqua e zattere
è il percorso per intero
isole a tempo
che solo l’odore e l’aspetto
hanno
dell’ Amata terra ferma
E il mio grazie va’
alla goccia
che Luce sulle fitte nubi
porta
Il passo
sull’isola che di
verità si nutre
di legno e polvere di
campo
non echeggia
è felpato e di verdi germogli
e odorosa terra palpita
tiziana mignosa
gennaio
duemilaquattordici
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