E scrosciava impetuosa
l’acqua
sulle nostre teste
in quel bagno dove i vapori
toccavano il cielo
e non era l’unica cosa
che invitava labbra e mani
Inattesa
come un bagno
in un mare torbido e freddo
di quasi metà ottobre
con un costume in due
e un completino intimo
che di gusto
confuso mescolava
il sale col piacere
Orme sorridenti sulla sabbia
prima
dopo aver gustato
una corsa abbracciati
controvento
Una conchiglia a cuore
raccolta
e stretto dentro al pugno
un sassolino rosa
che nella tasca affondava la
sua corsa
E il sole
che non ci aveva atteso
mentre giocava a nascondino
tra le nuvole
e sui miei passi
che sorridevano
su ciò che facevo
consapevole che nessuno
sarebbe mai riuscito a farmi
fare
E rivestirsi
bagnati e felici
solo per avere la scusa
di spogliarsi ancora
stavolta tra i vapori di un
sogno
tiziana mignosa ottobre
duemilatredici
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