sabato 8 febbraio 2014

Orme e forti radici


Io allodola
e tu specchio
sulla strada che paziente
mi attendeva

Non transiti invisibili
ma orme e forti radici
di gioia e appartenenza

Un passo volge avanti
e l’altro al ticchettio abbraccia
la via che all’ieri ho consegnato

Nutrimento e folle paura
e una mano “dolce”
profumo di salsedine che m’afferra
sempre a un passo
dalla soglia dove il gelo dell’inverno
l’azzurro della mia estate
minaccia d’allagare

E mi lascio andare
docile
alla magia del flusso che rinnova

L’insegnamento
si fa allora ombra
calda che alla vetta
m’ accompagna

e mi lascio catturare
da laghi seducenti d’aquilina
sulle affilate lame che alla fuga
non riescono a portarmi


tiziana mignosa novembre duemilatredici


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