martedì 10 gennaio 2017

E col buio calamita e ferro


La notte è menzognera
quando di luci e luccichii a festa
la città agghinda
e persino l’azione più consueta
nel contesto della festa
il più splendido dei suoi abiti
con disinvoltura indossa

Nel gioco seduttivo
a tratti anche le stanze
dell’abitazione più modesta
tra le luci e il mistero della notte
agl’occhi e al mio sentire
come sale sfavillanti di un castello
mi si mostrano

Tanti sogni nella testa
e quattro spicci in tasca
so bene che di giorno
è calore che non scalda
e col buio calamita e ferro
 


ma intanto m’accendo a quell’odore
che all’estate senza sforzo m’accompagna
come vento tra i capelli
adrenalina e desiderio ingarbugliano la mente

Sul nudo dell’asfalto
provocante è il ticchettio dei passi
come il pensiero brillo che m’inonda
piacere che da ogni poro
spudorato l en t a m e n t e il suo canto sgorga

Invisibili
labbra e mani
lungo tutto il corpo
sono un’eco che m’afferra
e risuona fino a giorno

Tra i capelli e le caviglie
di notte
anche la Bellezza più discreta
di magia a volte si traveste
e poi mi tenta

Su una nota o una fragranza
forte vibra dentro la carenza
ed è per questo che per qualche ora
uno spicchio di finito
ai calorosi sensi
generoso m’offre l’infinito


tiziana mignosa
maggioduemilasedici


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