Parlare di una raccolta di poesie non
è mai facile, troppo spesso si corre il rischio di non interpretare bene il
messaggio che l’autore decide di condividere con il suo lettore, sempre ammesso
che questo sia davvero importante come la sensazione che, al di là delle
parole, ci giunge, delicata o forte che sia, ogni volta che esploriamo il misterioso
battito della voce del cuore. E così la poesia, quando ci accingiamo ad
assaporarne il prelibato nettare, diviene una sorta di specchio delle
meraviglie che si apre a noi risucchiandoci nella sua magia mentre ci indica parti,
doloranti o gioiose, della nostra anima errante. La poetica raffinata della
nostra Nicoletta, non fa eccezione e ci
spinge, infatti, in un mondo intrigato dove il lettore non può non
identificarsi in quelle trame di parole eleganti che non conoscono menzogna. Taglienti,
come affilatissimi bisturi, o delicate e morbide come piume ma, sia nell’una
che nell’altra soluzione, sempre rigorosamente reali, quindi capaci di generare
in noi il fremito. Le parole di Nicoletta, infatti, ogni volta che ci risuonano
dentro, sono un po’ come dei tasselli che, incasellandosi ordinatamente al loro
posto, ci mettono di fronte a quel piacevole senso d’appartenenza. Ad ogni
passo è un sussulto, un ricongiungimento tra l’anima palpitante e la vita con
la sua quotidianità e le sue emozioni. Ed è così che i sentimenti più intimi,
attraverso il sentire della nostra autrice, materializzano (in noi lettori) il
dolce disagio dell’inquietudine quando dal suo cuore partono per arrivare al
nostro mettendo a fuoco i nostri stati d’animo più reconditi. A volte il
messaggio è chiaro, altre nascosto, come quella paura tangibile, e prettamente
umana, della vita quando ci sbatte di fronte all’incerto permettendosi così di
assumere il ruolo della protagonista.
Nicoletta
Nuzzo è nata nel 1955 a Galatina di Lecce. Dopo gli studi filosofici
all’Università di Bologna si è interessata di Orientamento e formazione
professionale e di imprenditoria femminile.
Ha
pubblicato 4 libri: Cronache di un gatto perfezionista (Manni 2006), Un gatto
senza vanità (Rupe Mutevole 2010) e Portami negli occhi (RupeMutevole 2011,
Collana Poesia) e adesso Grembo.
Portami
negli occhi ha vinto il Premio Nazionale “Il Paese delle donne” 2011 per la
Poesia ed ha ricevuto la Menzione d’onore per il Premio “Lorenzo
Montano-Anterem” 2012.
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